Un inatteso pensiero ho trovato quest'oggi al mio rientro.
Che dire? Grazie di cuore.
Grazie perché vi sento vicini in questo momento, grazie perché per voi è stato uno sforzo non da poco visto quante spese già la fanfara ha da sostenere.
Credo di non meritare tutto questo, in fanfara sono stato solo un veloce passaggio...
Ma, come ogni sera, rientrando in camera, guardo il cappello alpino e penso al suo valore. Penso a chi con fierezza l'ha indossato in dura guerra, penso a chi oggi me lo ha fatto conoscere e apprezzare. Penso a voi e ai momenti passati insieme sotto la stessa penna. Penso alla grande forza del gruppo della fanfara e ai tanti obiettivi raggiunti. Penso alla voglia di fare sempre bene e meglio.
Ma alla fine, in tutto questo, penso sempre a tutti voi AMICI e, col cuore, vi stimo e vi ringrazio.
Alessandro e Francesca